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Porsche 991 s cabrio PDK

Automobili

visto 2508 volte
annuncio inserito il 7 Ottobre 2015

Prezzo
Riservato

Anno di Immatricolazione
2012

Km percorsi
15000

Dove si trova
Brescia

stato annuncio venduta
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    S’è fatta più grande: 10 cm il passo e 5 cm la lunghezza. La linea è sempre quella, inconfondibile, ma le dimensioni accresciute le hanno senza dubbio giovato.

    Il timore più grande dei fedelissimi di casa Porsche, tutte quelle volte che deve essere presentata una nuova versione della 911, è quello che i designer possano aver stravolto quella linea, immutata negli anni, che la rende immediatamente riconoscibile tra milioni di vetture. Ad esempio, quando venne presentata la 996, modello di rottura rispetto alla precedente 993, fu un po’ un trauma per tutti. Ma, con buona pace degli integralisti e dei tradizionalisti, la nuova Porsche 911, anche se accresciuta nelle dimensioni, ancora una volta è rimasta sempre lei, inconfondibilmente 911. Proprio le dimensioni accresciute, con le nuove proporzioni e gli sbalzi ridotti, insieme agli splendidi cerchi da 20”, secondo noi conferiscono alla 991 un aspetto ancora più aggressivo, rendendola più cattiva ed anche un po’ più vistosa rispetto alla 997. Gran parte della linea dunque, come già detto, è rimasta fedele alla tradizione, con gli immancabili fari tondi, il posteriore spiovente, e quei fianchi larghi e sinuosi, proprio come quelli di una bella donna. Un cambiamento evidente (per lo più per gli appassionati di 911) c’è stato in coda, con la griglia di areazione del 6 cilindri boxer che non funge più da spoiler come nel passato, dato che l’alettone a scomparsa adesso è un elemento separato da quest’ultima. Un gradito ritorno sono invece gli specchietti retrovisori con il supporto annegato nello sportello e non sul montante, proprio come accadeva in tutte le 911 precedenti alla 996. I quattro scarichi posteriori infine, ci fanno capire che ci troviamo in presenza di una “s”, o, in alternativa, di una “4s”.

    La capote è realizzata in tessuto con una struttura rigida interna e telaio in magnesio: migliora il comfort e l’aerodinamica , mentre la guida a cielo aperto richiede solo 11 secondi.

    I tratti caratteristici ed inconfondibili dell’abitacolo di tutte le precedenti 911 li ritroviamo anche qui, immutati: ecco quindi l’immancabile blocchetto d’accensione sulla sinistra, retaggio delle partecipazioni a competizioni quali la 24 Ore di Le Mans, ed i classici cinque strumenti circolari, con al centro il grande contagiri. Una novità è lo schermo situato nel penultimo quadrante sulla destra, all’interno del quale vengono riportate le mappe e le indicazioni del sistema di navigazione, oltre a numerose informazioni sulla vettura, come ad esempio la pressione degli pneumatici e persino la forza “g” che viene generata in curva. Ovviamente anche la posizione di guida mantiene fede alla tradizione, con il sedile infossato, che giocando con le numerosissime regolazioni elettriche riesce ad arrivare praticamente rasoterra, ed il volante verticale, con una bella impugnatura. Lo schienale riesce ad essere parecchio contenitivo in curva, grazie ai fianchi discretamente pronunciati, senza però risultare “oppressivo” nella guida di tutti i giorni. Parlando della plancia, invece, risulta evidente la somiglianza con quella della sorella Panamera, con il grosso tunnel centrale che sale fino allo schermo del navigatore. Proprio qui sono riportati tutta una serie di comandi, come quelli del Pasm, nonché, un po’ più in avanti, anche quelli del climatizzatore e dei sedili riscaldati e refrigerati.

    È l’elettronica a farla da padrone: grazie al Pasm e al Pdk si hanno due vetture in una. La prima comoda ed ecologia, la seconda cattiva ed affilatissima tra i cordoli

    Il 3.8 6 cilindri boxer di questa Carrera S, rispetto alla precedente versione, guadagna una quindicina di cavalli, che gli permettono di raggiungere addirittura quota 400 CV. Con tutta questa potenza, grazie anche alla ripartizione dei pesi sbilanciata sull’asse posteriore che permette di azzerare i pattinamenti in partenza, questa 911 scatta in avanti come una fucilata: utilizzando il launch control, per raggiungere i 100 km/h ci vogliono appena 4,1 secondi. La velocità massima, invece, è di 302 km/h. La sensazione, al volante di questa nuova 911, è che il propulsore abbia perso giusto un pelino di prontezza in basso, per guadagnarne notevolmente in alto. Se alle basse andature è infatti ugualmente possibile apprezzare la solita spinta corposa e la coppia abbondante, oltrepassati i 4.500 giri/min il nuovo 3.8 si scatena, allungando con brutalità e con un tiro che sembra non finire mai. Il valore di coppia massima rispetto alla vecchia 997 viene erogato infatti circa 1.000 giri più in alto, ovvero a 5.600 giri/min, con la zona rossa del contagiri che inizia adesso a quota 7.600. Ovviamente la ripresa, grazie all’elasticità del propulsore, con il fondamentale contributo delle pronte scalate del Pdk, è davvero notevole. In autostrada basta un attimo per ritrovarsi a velocità ben superiori ai 130 km/h consentiti dal codice.

     

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